Oggi pensavo all'orario, inteso proprio come:
- Definizione di ora e divisone del giorno in ore, minuti e secondi
- Sapere "che ore sono" e usarlo per organizzarsi
e ho iniziato a pensare a cosa succederebbe se qualcuno fosse in grado di prendere possesso di tutti gli orologi del mondo. Nella pratica è ovviamente impossibile ma è possibile comunque farlo come esperimento mentale.
Sarebbe come se qualcuno possedesse qualcosa che tutti usano, un po' come le strade o l'acqua, con tutte le implicazioni di un monopolio di questo tipo.
Questo pensiero casuale mi ha però fatto venire in mente un'altra cosa.
L'ora come strumento
La parola tempo e i suoi derivati presentano un problema: viene applicato sia al concetto di "tempo fisico", usato nelle equazioni, che "tempo umano" nel senso di utilizzo del "tempo" per dire "vediamoci alle 12" o "ho giusto mezz'oretta".
La differenza tra queste due cose, però, è fondamentale: il "tempo fisico" è una cosa esterna da noi e ha un suo senso in modo indipendente, mentre il "tempo umano", al di fuori degli umani, non esiste.
Questa affermazione potrebbe essere al limite. Se effettivamente dire "Ci vediamo alle 13" non significa nulla fuori dallo schema umano, uno potrebbe obiettare che però "alle 13" di un determinato giorno porta con sé una definizione molto precisa rispetto alla posizione del sole, e quindi in qualche modo è un'indicazione estemporanea, che trova espressione nel linguaggio umano come "alle 13" ma riguarda una cosa più generale e indipendente da noi.
Questo è effettivamente vero, quindi specializzo quello che dico nell'utilizzo proprio dell'orologio, non tanto come strumento fisico ma come idea di dividere il giorno in ore divise nel modo che conosciamo e utilizzare questa divisione per scopi pratici, come mettersi d'accordo. Questo si traduce ovviamente con l'uso dell'orologio fisico, ma esso è una conseguenza dell'idea, non l'idea stessa.
Vista così, in modo banale ma a cui non avevo mai pensato, l'orologio (inteso come divisione del giorno in ore e tracciamento di esse) è di fatto un'invenzione umana. Come una vera e proria nuova tecnologia, al pari della ruota o del motore a scoppio. E come ogni tecnologia porta progresso e cambiamenti sociali.
Fin qua niente di troppo originale come pensiero, se non per il fatto che non ci avevo mai fatto troppo caso o di non averlo mai considerato in questa maniera, ovvero come strumento inventato.
Vedendolo così, però, ci si possono applicare sopra i ragionamenti che facciamo per le tecnologie, anche le più avanzate che abbiamo oggi. E questo porta ad alcuni pensieri buffi e interessanti.
Il Minimalismo Temporale
Prendiamo ad esempio i social network. Ovviamente c'è tutta una corrente che ci sta ben lontana, così come ad altre tecnologie. Ho recentemente letto il libro Digital Minimalism di Cal Newport quindi gli rubo l'idea di minimalismo tecnologico nel senso di rinunciare a una tecnologia nel momento in cui ci rendiamo conto che è dannoso (o non efficiente) usarla in un certo modo. Lui estende di più il discorso ma non è importante ora.
Se consideriamo l'orologio come una tecnologia, allora si può pensare di rinunciarvi. Come chi non usa i social network, chi non usa la macchina, chi scegli di astenersi da un certo tipo di strumento, di qualsiasi tipo.
Questo, cioè di rinunciare all'orologio, potrebbe sembrare strano: alla fine, anche se noi non lo sappiamo, non saranno comunque le 12? A parte entrare in inutili discussioni di parole (ovvero, cosa signfiica che sono le 12? Se è semplicemente quello che la maggioranza pensa, allora tecnicamente sì, sono comunque le 12), pensiamo all'effetto che abbia questo sul singolo.
Rinunciare all'orologio come tecnologia significa rinunciare alla divisione della giornata in ore, minuti e secondi. Può essere sostituito con un'altra divisione o non essere sostituito affatto. E' come le macchine: sono molto comode da usare, ma uno potrebbe decidere di muoversi solo a piedi.
Quello che intendo è che si potrebbe pensare a un Minimalismo Temporale, ovvero un modo di vivere in cui si rinuncia (anche per periodi limitati) alla tecnologia dell'orologio. Così come fare un mese senza cellulare.
Questo potrebbe in realtà farci scoprire un modo di vivere molto diverso dal nostro. Noi non abbiamo mai vissuto un momento che non fosse un giorno di un mese di un anno, che non fosse un secondo di un minuto di un'ora di un giorno. Forse in questo modo sarebbe possibile.
Ha senso? Forse no. Ma non avevo mai pensato all'orologio come tecnologia, e di conseguenza non avevo mai pensato che si potesse rinunciarvi veramente (e non solo "non guardare l'orologio per un po', ma proprio rinunciare al sistema di dividere il giorno in ore).
Quindi magari un giorno lo proverò.